In questo la strada ci aiuta
moltissimo, facendoci apprezzare la virtù dell’essenzialità
e la piacevole sensazione di dipendere soltanto da noi
stessi e da quanto ci portiamo sulle nostre spalle.
Ho appena finito di dire che dal buon
equipaggiamento può dipendere la più o meno buona riuscita
di un Campo Mobile Rover, per questo motivo è necessario
che alla sua preparazione si presti molta attenzione già
diversi mesi prima della partenza.
Tutto
il materiale deve essere in perfetto stato e se così non
fosse si deve provvedere alle opportune riparazioni o
sostituzioni, onde evitare di restare "in panne" durante
il campo. In particolare si controlleranno tutte le cuciture
dello zaino, degli scarponi e della tenda nella quale si
dovrà dormire e si verificherà il funzionamento del
fornellino e della torcia.
Una delle cose più importanti del tuo
equipaggiamento è lo zaino, perché esso dovrà contenere
tutto il tuo materiale e perché dovrai portarlo sulle tue
spalle. Occorre che lo zaino sia capiente, leggero e comodo
da portare, con tasche esterne e con spallacci bene
imbottiti e regolabili.
Preparare lo zaino correttamente non
si impara la sera prima della partenza. È necessaria un pò
di esperienza e diverse prove.
Metti contro la schiena tutto quello che
è soffice (biancheria, maglione, ecc.). Nelle tasche
esterne sistema i piccoli oggetti dei quali puoi avere
bisogno più frequentemente (borraccia, torcia elettrica,
bussola, poncho, ecc.).
Equilibra i pesi, facendo attenzione a
non disporre tutti gli oggetti più pesanti dallo stesso
lato. Non mettere mai il sacco-letto fuori dello zaino,
perché può inumidirsi o bagnarsi. Anche se richiederà un
pò di pazienza, metti sempre tutto il tuo materiale dentro
lo zaino e non legare oggetti all'esterno di esso: oltre a
farti assomigliare a un caravanserraglio, possono darti
molto fastidio mentre sei in cammino e sono anche pericolosi
perché possono impigliarsi da qualche parte.
Una volta preparato, per controllare lo
zaino mettilo sulle spalle e fai 30 metri di corsa. Ti
accorgerai subito se qualcosa non và.
L’abbigliamento di marcia è costituito
dall’uniforme da campo (pantaloncini corti di
cotone blu, maglietta blu, cappellino blu, calzettoni lunghi
blu, scarponi da trekking). È possibile indossare in
alternativa ai pantaloncini di cotone, quelli di velluto.
Per sistemare meglio il materiale, può
essere utile dividerlo in sacchetti di tela che si chiudano
con un laccio. È opportuno che si differenzino (per es. con
colori diversi) e che non siano molto grandi, in modo da
permettere una sistemazione più ergonomica all’interno
dello zaino.
In esso deve trovare posto anche
l’uniforme
scout (basco, fazzolettone, camicia) con tutti i
distintivi in ordine. I pantaloni lunghi non sono
strettamente necessari per un campo estivo, anche se è
consigliabile portarli insieme al maglione visto che la
temperatura serale nei boschi ed in quota scende anche di
parecchi gradi. In ogni caso deve sempre essere portata a
seguito una buona giacca a vento, (guanti e cappello di lana
per i più freddolosi!).
In uno o più sacchetti a parte vanno
messi i ricambi: magliette blu (almeno 3), un paio di
pantaloncini di cotone blu, mutande, calzettoni lunghi blu,
fazzoletti. In un altro sacchetto trova posto il materiale
per la pulizia personale (tovaglia, sapone e spugna,
spazzolino e dentifricio, costume, carta igienica, rasoio e
schiuma); è inoltre utile portare con sé del sapone di
Marsiglia per bucato, questo infatti ci permette di lavare
sia gli indumenti sporchi che, all’occorrenza, noi stessi.
Il materiale per la
notte (tuta o
pigiama) così come il sacco-letto, deve essere protetto
assolutamente da ogni forma di umidità; quando si cammina
si può sopportare di tutto, ma quando si arriva si deve
poter dormire al caldo e all’asciutto. Per questo motivo
và riposto in fondo allo zaino, possibilmente all’interno
di un sacchetto di plastica sufficientemente grande da non
far fuoriuscire niente.
Molto spesso, per problemi di spazio, si
tende a sistemare lo stuoino e la tenda all’esterno dello
zaino, questo è possibile purché si provveda a fissarli
saldamente e a proteggerli dall’acqua. A proposito di
acqua... e quando piove che succede? Lo scout sorride e
canta anche nelle difficoltà. Meglio però sorridere e
cantare asciutti. Il materiale pioggia deve essere
sistemato il più possibile a portata di mano, magari nelle
tasche esterne dello zaino.
Principalmente esistono due tipologie
di indumenti impermeabili: il poncho e il completo
impermeabile (giacca e pantalone). Entrambi hanno dei
vantaggi e degli svantaggi che li rendono più o meno adatti
alle diverse esigenze.
Il poncho ha la particolarità di
proteggere dalla pioggia anche lo zaino, se questo però è
troppo alto rispetto alla testa si viene a formare una
piccola conca che fa soffermare l’acqua fino a farla
penetrare all’altezza delle spalle. Si può trovare in
tessuto sintetico (nylon) o in PVC, il primo risulta essere
poco resistente agli acquazzoni invernali, il secondo, più
impermeabile, risulta maggiormente ingombrante. Entrambi i
modelli di poncho, sebbene forniscano una buona
traspirazione, non appena si alza un po’ il vento perdono
la loro efficacia, poiché cominciano a svolazzare.
La giacca e il pantalone impermeabile
suppliscono a questo inconveniente, però lasciano lo zaino
completamente scoperto. Si ripresenta il problema dei
materiali, in questo caso quelli in PVC sono molto più
resistenti, ma non permettono la traspirazione per cui dopo
una lunga marcia ci si trova comunque "bagnati" di
sudore. Hanno un peso ed un ingombro maggiore ma una tenuta
all’acqua praticamente perfetta.
Per proteggere lo zaino si ricorre allora
ad un copri-zaino, quelli in commercio sono in nylon
alluminato (con tutti i suoi pregi e difetti); bisogna
provarlo con lo zaino pieno, con stuoino e tenda attaccate,
per evitare che durante il campo ci si ritrovi nell’inconveniente
che il copri-zaino non arrivi a coprire tutto.
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Dopo aver sottolineato l’importanza del
dormire caldi e asciutti, vorrei spendere due parole sull’attrezzatura
da cucina. In un apposito sacchetto stoviglie trovano
posto: gavetta, bicchiere di metallo, posate, tovagliolo di
stoffa, detersivo e spugnetta (oppure spugnette saponate),
panno per asciugare le stoviglie. Va inoltre portata la
borraccia, possibilmente entro qualche tasca esterna (mai
agganciata fuori), ed un’eventuale bottiglia di plastica
(magari da mezzo litro), da utilizzare per cucinare o quale
riserva idrica. È bene inoltre sistemare tutti i viveri
in un apposito sacchetto a parte. Per pattuglia bisogna
organizzarsi e portare sale, olio, zucchero, etc.. Portare
anche sacchetti di plastica per i rifiuti, del nastro
adesivo e degli elastici per poter richiudere eventuali
buste rimaste aperte.
Restano infine altre piccole cose da
sistemare al meglio negli spazi restanti, ma non meno
importanti. Primo fra tutti un piccolo pronto soccorso
personale nel quale mettere tutto quello che può essere
utile per fronteggiare piccoli accidenti che possono
accadere durante il campo, nonché qualche medicinale
specifico per particolari nostre esigenze o per nostri
disturbi frequenti.
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Non dimentichiamo che il
campo mobile non è soltanto camminare, camminare ed ancora
camminare ma è anche un grande momento di formazione che dobbiamo
far fruttare nel migliore dei modi; per questo dobbiamo essere
muniti di carnet di marcia, penna, matita e gomma, nonché di
Vangelo e libro delle lodi, per ringraziare Dio della natura che
ci fa scoprire, e del canzoniere per rallegrare le serate al caldo
del fuoco.
All’equipaggiamento
personale deve aggiungersi quello di pattuglia come bussola,
materiale di topografia, fornellino a gas e ricariche, ecc...
Spero di avervi fornito
qualche nuova conoscenza e di avervi stuzzicato un po’. Adesso
sta a voi dimostrare di sapervela cavare in ogni occasione; i
mezzi li avete, basta metterli in pratica.
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