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IL FUOCO DI BIVACCO
In questa sezione troverete tutte le informazioni e le tecniche necessarie per accendere e mantenere, animare, il fuoco di bivacco.
Che cos'è il fuoco di bivacco?
La sera, al campo o ad un' uscita, ha un fascino tutto suo, un' atmosfera particolare che coinvolge tutti e che tutti aspettano con ansia e gioia dopo le fatiche del giorno: il fuoco di bivacco. Il fuoco accompagna solitamente le serate del reparto disposto in cerchio attorno ad esso. Il fuoco è anche un lungo momento comunitario che in genere viene animato dalle 4° tappe, dalle signole squadriglie (a rotazione) oppure dai capi che propongono danze, giochi canti, bans, mimi...Infine, con un momento di riflessione e di preghiera, si concludono le nostre giornate.
Ogni scout e guida che si rispetti sa accendere un fuoco in poco tempo e mantenerlo vivo. Innanzitutto, prima di accingersi ad accendere il fuoco, bisogna ripulire il terreno da foglie, rami ecc... per evitare il propagarsi del fuoco; poi lo si circonda con dei sassi. Per poter accendere il fuoco non si può ammucchiare tutta la legna, perchè esso deve respirare. Si possono quindi disporre di rametti più secchi e più fini a piramide aggiungendo poco alla volta la legna sempre più grossa, intrecciando i rami fra di loro. Se non si ha a disposizione legna secca, ci si aiuti con della carta asciutta (sacrificando se ve la siete dimenticata, i fogli bianchi del vostro q.d.c), con della cera fatta colare sulla legna o scheggiando i rami più grossi. Dopo che si è usato il fuoco, prima di andarsene, bisogna assicurarsi che si sia spento e che non possa più riaccendersi.
 

Alberi ed essenze

La tabella sottostante riassume, con disegni esaurienti, qualche essenza presente in Italia, usata solitamente per accendere i nostri fuochi.

Descrizione dell' essenza

Disegno

Essenza: CARPINO

E' di combustione lenta, ha una fiamma viva e buone braci; è utile per la cucina.

Potere calorifico: 100

Carpino

Essenza: QUERCIA

Di combustione lenta, ha una fiamma continua e buone braci; verde è un buon riflettore e produce un buon carbone.

Potere calorifico: 99

Quercia

Essenza: FRASSINO

E' un buon combustibile, di rapida combustione, da una bella fiamma; verde è un buon riflettore.

Potere calorifico: 92

Frassino

Essenza: ACERO

Si accende molto rapidamente, e riscalda bene con una fiamma luminosa e chiara. Si consuma velocemente; è utile quando piove perchè si scorteccia rapidamente.

Potere calorifico: 89

Acero

Essenza: BETULLA

Sprigiona molto calore con una piccola fiamma ed è lento a bruciare; verde è un ottimo riflettore.

Potere calorifico: 84

Betulla

Essenza: OLMO

E' un buon combustibile, che da una fiamma chiara e viva, produce però poca brace. Rapido ad accendersi ed altrettanto a consumarsi.

Potere calorifico: 80

Olmo

Essenza: FAGGIO

Da una fiamma viva, ma produce molto fumo; la brace dura poco e riscalda
molto rapidamente.

Potere calorifico: 71

Faggio

Essenza: SALICE

Da una fiamma viva ma con fumo; il calore è vivo ma breve e le pigne, così come i rametti sottili, sono utili per l' accensione.

Potere calorifico: 70

Salice

Essenza: ABETE

Da una fiamma viva ma con fumo; il calore è vivo ma breve e le pigne, così come i rametti sottili, sono utili per l' accensione.

Potere calorifico: 70

Abete

Essenza: PINO

Ha un legno odoroso, produce molto fumo e si consuma presto. Crepita bruciando e produce un buon carbone.

Potere calorifico: 67

Pino

 
Tipi di focolare

A seconda dell' ambiente in cui ci troviamo e della legna che disponiamo, possiamo accendere il nostro fuoco utilizzando tanti metodi, o meglio dire schemi. Qui sotto sono elencati i diversi tipi di focolare che si possono costruire e il loro uso.

Focolare polinesiano

NOME: Focolare polinesiano.

USO: È un fuoco tipico dei popoli della Polinesia. Fai un buco nel terreno e ricoprilo sul fondo e sui lati con pietre piatte. In caso di pioggia, puoi coprirlo con uno strato di terra. Il fuoco polinesiano riscalda bene, mantiene il calore, non risente assolutamente del vento ma è poco pratico da alimentare. Il suo uso è estremamente limitato a causa del grosso problema di alimentazione, ma può essere impiegati per i forni da campo.

Focolare in scarpata

NOME: Focolare in scarpata.

USO: Unisce i vantaggi del fuoco a riflettore a quello sopraelevato. Di uso molto raro, serve principalmente per il riscaldamento personale o per la cottura con il sistema del riflettore. La sua posizione sopraelevata rispetto allo specchio ne consente facilmente e comodamente, l' alimentazione da parte del fuochista. L' unico inconveniente è la possibile caduta di braci al di sotto del fuoco.

Focolare del pastore

NOME: Focolare del pastore.

USO: È facile da costruire e cuoce rapidamente perchè mantiene abbastanza il calore. Bisogna fare attenzione al tipo di pietra utilizzata perchè alcune pietre, con il calore, possono spaccarsi e lanciare schegge. In assenza delle pietre in basso, si possono utilizzare delle zolle di terra, alte circa 8 cm, magari in doppio strato, riducendo di buon grado la possibilità di schegge di pietra vaganti.

Focolare a stella

NOME: Focolare a stella.

USO: E' formato da grossi tronchi di legno secco disposti a stella, tenuti sollevati dal terreno mediante alcune pietre o tronchetti di legno; al centro del terreno è scavato un deposito per le braci (buca). per accenderlo: costruite un fuoco a cono nel centro della stella e spingere vero il centro-braciere i tronchi che bruciano.

Focolare chinook

NOME: Focolare chinook.

USO: E' un focolare in tricea inclinata e bordata da un riflettore di terra controvento. Viene coperto con pietre perchè si mantenga il calore. Per accenderlo: costruite un fuoco a cono e una volta formatesi le braci, mettete 2 tronchi di legno convergenti e perpendicolari che avranno il compito, consumandosi, di riflettere e di aumentare il calore sprigionato.

Focolare a capanna

NOME: Focolare a capanna.

USO: Consente di sfruttare il vento ed è possibile accenderlo anche in condizioni metereologiche avverse. Molte volte può essere utilizzata la struttuta a tee-pee, come candeliere, in assenza di una torcia e facendo attenzione alla direzione del vento evitando che la fiamma si spenga. Il fuoco di campo può essere anche fatto con questo sistema.

Focolare a croce

NOME: Focolare a croce.

USO: È una variante del fuoco in trincea, puoi utilizzarlo se il vento cambia frequentemente direzione. Consuma legna e non è facile nè da regolare, nè da alimentare, nè per disporvi sopra le pentole. Sconsigliato nelle zone ventose ed è in genere, un focolare di raro utilizzo.

Focolare del boscaiolo

NOME: Focolare del boscaiolo.

USO: Si accende facilmente e dà molta luce. Brucia bene e con ogni tempo. È ottimo per il fuoco da campo e per riscaldare. Richiede una preparazione accurata, ha bisogno di molta legna e deve essere alimentato costantemente. Per costruirlo, partite come base, dal focolare a piramide, per poi continuare gli strati esterni con legna sempre più grossa, fino a formare una struttura come quella nel disegno.

Focolare del trapper

NOME: Focolare del trapper.

USO: Ha un buon tiraggio, ma risente molto dei cambiamenti del vento. È adatto per la cucina individuale. Scava una trincea larga 30 cm e lunga 50, orientata in modo che il vento vi soffi dentro. E' il tipo di focolare classico per il pranzo alla trapper; modellate la buca in base al numero dei vostri squadriglieri, poichè ci deve essere posto per gli spiedini di tutti.

Focolare a piramide

NOME: Focolare a piramide.

USO: Si accende con ogni tempo, fornisce calore e luce, però disperde calore e consuma legna. Riscalda in maniera irregolare. Devi alimentarlo costantemente. È adatto per il fuoco da campo ed è la base per l'accensione di ogni fuoco. Consigliato per il pranzo "singolo", in quanto è veloce nella realizzazione e nello smantellamento. Inoltre non lascia evidenti tracce perchè non è contenuto in una buca.

Focolare a riflettore

NOME: Focolare a riflettore.

USO: Alcune pietre servono a formare il focolare e a sorreggere le barre di ferro, mentre alcuni tronchetti, disposti l'uno sopra l'altro, fanno da riflettore per il calore. È adatto per la cucina individuale e per scaldarsi, poichè grazie alla sua struttura, il calore non si disperde ma viene proiettato sullo specchio, che a sua volta lo riflette verso di voi.

Focolare in trincea

NOME: Focolare in trincea.

USO: Ha un ottimo tiraggio e può essere alimentato regolarmente con rami lunghi. È stabile per mettervi pentole grosse e consente anche di metterne due o più, una accanto all'altra. Devi orientarlo esattamente secondo il vento perchè diventa poco efficace se il vento cambia direzione. Inoltre richiede un terreno sufficientemente compatto, per sostenere la pentola.

 
Proporre il tema adatto

Innanzitutto coloro che sono stati incaricati di animare il fuoco di bivacco debbono riuscire a calare tutti i partecipanti nella giusta atmosfera. Il tema di un fuoco è deciso solitamente dai capi, ma talvolta spetta alla squadriglia animatrice, o ancora a coloro che hanno la specialità di attore, canterino ecc...Solitamente noi del Codogno 1°, apriamo la serata con la danza chiamata "La leggenda del fuoco" che potete trovare nella sezione "canti" qui sotto; dopodichè la sq. incaricata dell' animazione fa il resto. Cerchiamo sempre di avvicinarci alla fine del fuoco (e quindi anche al momento di preghiera) proponendo canzoni abbastanza lente (tipo "Alla sera laggiù nella valle"), per calarci nel giusto clima. Al campo estivo, dove quasi sempre c'è un tema, le serate sono tutte impernitate su di esso.

 

Il momento di preghiera

Un fuoco di bivacco al campo o un cerchio di gioia ad un' uscita, sono sempre conclusi dal momento di preghiera che chiude le nostre giornate. Nel silenzio della natura di un ambiente sconosciuto si ha la possibilità migliore di ascoltare se stessi, Dio, gli altri. I momenti di preghiera sono molto importanti e chi preparerà la traccia del sentiero con Gesù, dovrà tenere presente che l' occasione è specifica per proporre riflessioni e momenti molto curati. Si deve scegliere un tema o un racconto da leggere nel momento di preghiera, che accompagnerà tutto il campo e che abbia riferimento all' ambientazione generale (nelle rivendite scout ci sono dei pratici libretti di preghiera, come il Tabor, il Kadash, il Sion...).

Tratto da: il mondo nello zaino

   

Associazione Guide e Scouts San Benedetto